Concessioni tv
slittano i termini
Il 18 novembre non è più la data ultima
per la presentazione delle domande di rinnovo delle
concessioni per le emittenti locali.
Lo ha stabilito il Ministero delle Telecomunicazioni
motivando la decisione con la volontà di ricercare
nuove soluzioni capaci di ottimizzare le risorse disponibili.
I numeri di Tele+
La direzione commerciale di Tele+ rende noti numeri di
tutto rispetto.
I decoder digitali per D+, l'offerta via satellite della
pay tv, hanno raggiunto la cifra di ottocentomila.
Il totale degli abbonamenti arriva a 2.290.000.
Pare trattarsi del più forte balzo in avanti
nell'Europa continentale.
Stangatina
per Mediaset
Nel 2000 il canone annuo di concessione televisiva delle
reti Mediaset dovrebbe passare da 1,65 miliardi a 36
miliardi.
E' l'effetto di un emendamento alla legge finanziaria
che prevede un nuovo meccanismo di calcolo che fissa
nell'un per cento del fatturato il canone di concessione.
La Rai già paga 40 miliardi annui a fronte, però,
di 2.500 miliardi di finanziamento pubblico e delle
frequenze migliori.
I fondi così raccolti verrebbero distribuiti
alle tv locali che devono far fronte agli investimenti
necessari al riassetto delle frequenze e delle concessioni.
Open tv
E' partita a metà ottobre Open, il servizio di
tv interattiva volto alla diffusione del commercio
elettronico.
Gli utenti potranno fare acquisti, eseguire operazioni
bancarie e servirsi della posta elettronica attraverso
il televisore.
Visibile sulla rete digitale via satellite BSkyB, Open
tv è frutto della collaborazione fra BskyB stessa,
British Telecommunications, HSBC e Matsushita.
Mondadori entra
in News Alert
Anche Mondadori si rivela interessata all'informazione
finanziaria on line. Lo dimostra il recente acquisto
dell'8% dell'americana News Alert, società che
ritrasmette notizie fornite da una serie di grandi
agenzie internazionali quali, ad esempio, Reuters,
Business Wire e Dow Jones.
L'importo dell'operazione è per ora di 2,5 milioni
di dollari.
L'e-commerce è sicuro
Lo dicono gli esperti riuniti a metà ottobre
nel summit internazionale del commercio elettronico.
I sistemi di crittografia che si attivano durante le
transazioni on line offrirebbero maggiori garanzie
rispetto alle forme classiche di pagamento, sicchè
se si paga con carta di credito per i propri acquisti
on line non si rischierebbe nulla.
Nuovi standard di sicurezza sono tuttavia allo studio
a livello europeo.
Una prova generale arriverà presto, tra un millennio
e l'altro.