MONITOR NEWS 7 ottobre 1999
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A Milano il progetto di un Distretto Audiovisivo
Sul modello di Media Park di Barcellona, di Media City Babelsberg di Berlino e dei californiani Sony Picture Studios, anche Milano si doterà - forse - della sua cittadella dellaudiovisivo.
Tale è almeno lobbiettivo di Milano per la Multimedialità, progetto sorto in seno ad AIM (Associazione per gli Interessi Metropolitani) e volto a diffondere la cultura e sostenere lo sviluppo della multimedialità tra i milanesi.
Il Distretto Audiovisivo nascerebbe in aree dismesse a Nord di Milano nel Comune di Sesto S. Giovanni, e darà vita, nelle intenzioni dei promotori ad un polo di eccellenza in cui produzione e consumo di servizi digitali si possano integrare in unico contesto caratterizzato dallinnovazione tecnologica ma anche da un profilo di immagine riconoscibile a livello nazionale e internazionale. Auguri.
Per saperne di più: www.mxm.it tel. 02/48193343 fax 02/48193514
Anti-trust nel cinema
Di venerdì 17, a settembre, il Governo ha varato il primo provvedimento in Italia in materia di anti-trust cinematografico.
Il disegno di legge stabilisce che nessun esercente potrà disporre di sale cinematografiche oltre la spglia del 20% a livello nazionale. Un limite che scende al 16% nel caso in cui lesercente è anche o distributore o produttore, e al 12% nel caso in cui svolga tutte e tre le attività.
Lo sbarramento si fa più severo nelle città capo-zona.
Nessun distributore, inoltre, può occupare più del 25% del totale dei giorni di programmazione di una stessa sala.
Previsti infine contributi per la programmazione di film italiani superiore ad un tetto medio stabilito.
I maggiori operatori del mercato nazionale sono il gruppo Cecchi Gori che nel 1998 ha distribuito 56 titoli di cui 15 autoprodotti, e Medusa che nello stesso anno ha distribuito 51 titoli di cui 24 italiani.
Gli spettatori dei film Cecchi Gori sono stati 11,& milioni. Quelli di Medusa 10,5.
In Stream anche Mediaset
Sì, chi si ferma è perduto. Non si fa a tempo a registrarne la ritirata strategica da Tele+ che Mediaset notifica il suo interesse a partecipare del capitale della concorrente Stream, come dichiarato dal presidente Confalonieri durante lannuale raduno aziendale di Montecarlo.
Di stream sono già soci Telecom, Murdoch, Cecchi Gori e un consorzio di club calcistici (Parma, Lazio, Roma e Fiorentina).
Rcs e RaiSat accordo sulla tv digitale
La Rizzoli rileverà una quota tra il 3 e il 5 per cento di RaiSat a cui fornirà programmi e contenuti editoriali che si materializzeranno in breve tempo in un vero e proprio canale televisivo via satellite dedicato agli stili di vita e alle nuove tendenze del costume..
RaiSat è una società per azioni controllata al 99,9% dalla Rai. Al suo attivo finora sei canali tematici creati tutti col decisivo supporto di Tele+, che li ha inclusi nella sua offerta a pagamento.
Da gennaio del 2000 saranno pronti altri cinque canali sempre destinati alla piattaforma D+.
Sembra chiaro, intanto, che Rcs intenderà giocare a fianco di Tele+ la propria partita digitale.
La fiction Mediaset a Costanzo
Mediatrade, la divisione di Mediaset dedicata alla produzione di fiction, è stata affidata alle cure del talk-show man Maurizio Costanzo che si troverà a gestire gli oltre 1000 miliardi che il Biscione ha deciso di investire in serial e film tv.
Piaccia o meno ai teorici del servizio pubblico e agli amanti della tv di qualità, sarà proprio la fiction, autoprodotta ed esportabile, a caratterizzare lofferta dintrattenimento della tv generalista del prossimo futuro tanto per le private quanto per la Rai.
Ne ha dato conferma al Prix Italia Stefano Munafò, direttore di Raifiction che, pur lagnandosi dei soli 250 miliardi di budget, pochi rispetto alla concorrenza, annuncia unondata di nuove produzioni tutte ispirate allidea di narrare il cambiamento del costume.
La Piovra 10, benché in ritardo, è garantita per il 2001.
Dal settembre 98 a oggi la fiction di RaiUno ha avuto in media il 31,6% di share, Canale 5 si è attestata finora al 20,5.
Aggiornamento al 7 ottobre 1999