Il Rapporto Eito 2001 ANCORA IN CRESCITA LICT EUROPEO Sia pure ridimensionando le stime fatte nel primo semestre dellanno, lEito, losservatorio internazionale del mercato della tecnologia dellinformazione, attribuisce un incremento del 7% allICT europeo nel 2001, dell8% allItalia. Il mercato ICT in Europa, secondo Eito, è cresciuto nel 2001 del 7%, una crescita non a due cifre, come stimato nel primo semestre, ma superiore alla crescita delleconomia in generale e, in particolare, dei mercati ICT americano e giapponese. Per lItalia la crescita supera di un punto la media euroepa (+8%) Nello specifico, le TLC sono date al 7,5% e lIT al 9,3%. LEuropaPresentata nellambito di Smau 2001 - la vetrina high tech per eccellenza, improntata alla ricerca di una nuova fiducia del mercato in una fase che, sul piano economico-politico, induce al pessimismo -, la ricerca Eito evidenzia i seguenti fattori: LItalia LItalia manifesta nel 2001 tassi di crescita superiori alla media europea in tutti i quattro segmenti: I segmenti di prodotto in cui il nostro Paese mostra il maggiore divario in positivo rispetto allEuropa sono il software, che cresce dell11,7%, ripsetto al 10,5% dellEuropa, e i servizi professionali, che aumentano dell11,9% rispetto al 10,1% europeo. I fattori della ripresa Da quanto elerge nella ricerca, e da quanto si è avuto modo di udire nella tavola rotonda che ha fatto da contesto alla presentazione dei suoi risultati nel secondo giorno di Smau, i fattori che influiranno sulla ripresa delleconomia sono: - lapplicazione di Internet nellarea e-Business; - integrazione di tecnologie e servizi; - sviluppo di servizi B2B; - nuove applicazione nellarea Mobile Business; - diffusione di tecnologie a larga banda (ADSL e cavo) Il commento di Lamborghini Ecco come il Presidente di Eito Bruno Lamborghini ha voluto sdrammatizzare il ridimensionamento della crescita: La crescita a una sola cifra non preoccupa perché il mercato, soprattutto il mercato italiano, presenta ancora ampi spazi per lutilizzo di Internet e delle tecnologie informatiche da parte delle piccole e medie imprese, della pubblica amministrazione, delle famiglie. Costituisce piuttosto un dato di partenza su cui riflettere con attenzione, per delineare strategie vincenti in un settore che, paragonato ad altri comparti industriali, presenta caratteristiche di estremo interesse. NotaI RISULTATI di altre ricerche non sono precisamente concordanti (anzi!) con quelli dellEito. Per esempio, i dati forniti agli inizi di ottobre da Federcomin, la federazione delle industrie di comunicazione di Confindustria, che davano lICT europeo a + 11% e lICT italiano a + 8,6%. Misteri dei numeri! E se si facesse un bel confronto pubblico tra le diverse organizzazioni? così, giusto per non ingenerare confusione nel lettori di giornali... Piero Ricca |